Nel 29° anniversario dell’inizio della prima guerra in Iraq, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha partecipato stamani a Sigonella alla cerimonia ufficiale di consegna dei nuovi droni d’intelligence Ags dell’Alleanza atlantica. Alla cerimonia d’inaugurazione dell’Alliance Ground Surveillance System hanno partecipato anche il presidente del Comitato militare della Nato Stuart Peach e il comandante supremo delle Forze alleate in Europa, il generale dell’US Air Force Tod Wolters.
La stazione aeronavale siciliana è stata prescelta infatti quale sede del centro di comando e controllo del nuovo sistema di «sorveglianza terrestre» della Nato e «principale base operativa» dei cinque grandi velivoli senza pilota RQ-4D «Phoenix», due dei quali sono già giunti a Sigonella tra novembre e dicembre 2019.
«Con il trasferimento dei primi due droni AGS si compie un’altra importante tappa nella realizzazione del programma per dotare tutti gli alleati Nato di un sistema d’avanguardia d’intelligence, sorveglianza e riconoscimento», ha dichiarato il generale di US Air Force Phillip Stewart, comandante della Forza Ags della Nato di stanza a Sigonella. «Quando il progetto sarà completato, l’Italia ospiterà 600 addetti circa dell’Alleanza, incluso un Centro di addestramento e utilizzo dati che sarà in grado di formare sino a 80 studenti l’anno», ha rivelato il periodico Stars and Stripes delle Forze armate Usa.
Dotati della piattaforma radar MP-RTIP con sofisticati sensori termici per il monitoraggio e il tracciamento di oggetti fissi e in movimento, i droni Ags potranno volare sino a 18.000 metri di altezza e a una velocità di 575 km/h.. Oltre 16.000 km il raggio d’azione dei nuovi velivoli senza pilota, così da consentirne l’operatività in un’area geografica che comprenderà l’intero continente africano, il Medio Oriente e l’Europa orientale sino al cuore della Russia. Grazie alle informazioni raccolte e decodificate dall’Ags, la Nato potrà ampliare lo spettro delle proprie attività nei campi di battaglia, potenziando la capacità d’individuazione degli obiettivi da colpire con gli strike aerei e missilistici.
I velivoli Nato opereranno a Sigonella congiuntamente ai velivoli-spia Global Hawk di US Air Force e Broad Area Maritime Surveillance di US Navy e ai famigerati droni killer “Reaper” che mietono vittime tra i civili nei maggiori scacchieri di guerra internazionali, consolidando così il ruolo della Sicilia di capitale mondiale dei velivoli senza pilota da guerra. Gli altri tre droni AGS giungeranno in Sicilia direttamente dagli Stati Uniti entro il prossimo giugno.
La scelta di inaugurare proprio oggi il sistema di guerra AGS è un macabro avvertimento di come gli Usa e la Nato stanno utilizzando ed utilizzeranno sempre più la Sicilia : l’assassinio del generale iraniano Soleimani in Irak rischia di innescare una nuova micidiale spirale di guerra dal Medio Oriente alla Libia.
Dobbiamo ricostruire una nuova grande stagione di lotta antimilitarista in Sicilia (come si è riusciti negli anni passati a Comiso e a Niscemi) per impedire che la nostra isola continui a subire la presenza delle basi Usa/Nato e per una smilitarizzazione e riconversione civile della base di Sigonella.
Nessuna complicità con le basi di guerra, Fuori l’Italia dalla NATO
Ritiro immediato dei militari italiani all’estero
Fermiamo la guerra, Smilitarizziamo la Sicilia
*Comitato NoMuos/No Sigonella
Catania 17 gennaio 2019
Redazione
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