Lucia Tozzi: “Una nuova energia politica che nasce dallo svelamento della realtà”

  • Tempo di lettura:2minuti
image_pdfimage_print

A dispetto delle beneducate leggi sulla trasparenza, conoscere i processi di trasformazione delle nostre città e dei nostri territori, o anche solo i più elementari dati sullo stato dei fatti è diventato sempre più difficile. Un insieme di fattori – l’uso distorto di leggi sulla privacy e di regolamenti disciplinari della Pubblica Amministrazione, la logica promozionale del marketing applicata alla politica, la decadenza dell’industria editoriale – ha reso sempre meno accessibili le notizie più banali, basiche, senza le quali l’intero processo del controllo democratico cade a pezzi.

Con i suoi 150 numeri prodotti in quasi sette anni, La Città invisibile ha creato un polo di informazione di rara intensità e completezza sui temi della mercificazione e turistificazione dei luoghi, del degrado del lavoro, dei nuovi poteri, del land grabbing, delle grandi opere e del loro impatto ambientale, entrando nel merito delle leggi e dei provvedimenti più oscuri.

Questo grazie alla competenza e alla passione politica degli autori e dei collaboratori, attivisti coltissimi, ma anche e soprattutto grazie a una forma di generosità che è sempre più rara anche nei circuiti più guerriglieri: l’informazione è diventata una merce così rara che pochissimi la condividono. Non solo i giornalisti – i quali, travolti dai compensi sempre più esigui e dalle restrizioni sempre più severe, tendono a capitalizzare ogni piccolo dato, fonte, sapere di cui sono entrati faticosamente in possesso – ma anche ricercatori, esperti, membri di associazioni, attivisti, occupanti, finiscono spesso per ostacolare, più che facilitare, la diffusione di conoscenza profonda. Nello spirito della “comunicazione”, persino le organizzazioni più radicali centellinano i loro saperi, ne mostrano al pubblico solo lo strato superficiale o le parti più convenienti, presi dal timore di esporsi a critiche o di essere “derubati” del proprio lavoro di ricerca spesso gratuito. Oppure spinti dal desiderio di farne qualcosa, di utilizzarlo per ottenere un lavoretto, una consulenza, una partecipazione a qualcosa, una candidatura.

Il contrario di quello che si trova su La Città invisibile, dove è palpabile l’unico grande desiderio di spiegare i meccanismi più complessi, di rendere leggibile al numero più esteso di persone il contenuto di piani, leggi, manovre, scatole finanziarie, l’architettura dei sistemi d’interesse, e la falsità di certe promesse e di certi ottimismi. E di trasformare tutto questo sapere in nuova energia politica collettiva.

*Lucia Tozzi

The following two tabs change content below.

Lucia Tozzi

Lucia Tozzi è una studiosa di politiche urbane e giornalista. Editor cultura di Edizioni Zero, ha fatto parte delle redazioni di Abitare e Alfabeta2. Scrive su Il manifesto, Gli Stati Generali, NapoliMonitor e altri giornali. Ha pubblicato tra le altre cose City Killers. Per una critica del turismo (Libria 2020). Con nottetempo ha pubblicato Dopo il turismo (2020).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Captcha *