Il rimorso di Prometeo dal dono del fuoco al grande incendio del pianeta

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“Quelle che consideriamo civiltà moderne sono “in realtà” effetti degli incendi di foreste che il nostro presente appicca nei relitti dell’antichità della Terra. L’umanità moderna è un gruppo di piromani che appiccano il fuoco a foreste e brughiere sotterranee” scrive il filosofo tedesco Peter Sloterdijk, nel libro “Il rimorso di Prometeo dal dono del fuoco al grande incendio del pianeta.”

L’immaginario prometeico del sapiens culmina in questo sistema mondo dominato dal capitalismo e si avvia verso il precipizio climatico e nucleare. Occorre provare ad avere una visione prospettica diversa. Provare a reincantare il mondo. Dare uno sguardo epimeteico sul mondo che ci stimoli a cambiarlo, scriveva Gil Pierazzuoli, nel libro “Dalla parte di Epimeteo.” “Devi cambiare la tua vita!” si intitola un altro libro di Sloterdijk: così non possiamo più andare avanti!  Il cosiddetto pacifismo energetico, potrebbe essere la scelta giusta, la svolta necessaria verso forme “pacifiste” di produzione energetica, in cui l’uso del fuoco viene eliminato e sostituito da metodi di produzione di energia non pirotecnici (Sloterdijk, qui non usa la parola “alternativa” che gioca un ruolo dubbio suggerendo che sia possibile fare la stessa cosa, solo “in modo diverso”). Il pacifismo energetico potrebbe fermare l’ekpýrosis, la nuova dissoluzione del mondo nel fuoco.

Ma la fame di carbone di grandi Paesi come la Cina (oggi caratterizzata, secondo Sloterdijk, da un individualismo consumistico apolitico con sfumature collettiviste e con ampie sacche di cittadini in regime di semi-schiavitù) l’India, gli Stati Uniti, nonchè  numerose economie emergenti; il parassitismo fossile dell’Arabia Saudita, dell’Iran e più recentemente della Russia, paesi proprietari accidentali, intossicati e corrotti dalla ricchezza improvvisa e legittimati al saccheggio; il lusso della mobilità esteso alle masse ed alla degenerazione del turismo dell’alcol e del sesso e di un’industria crocieristica straripante; la deriva demografica data dagli eccessivi tassi di natalità di molti stati; il problema delle dimensioni degli agglomerati urbani ipertrofici, vere e proprie disgrazie costruite mattone per mattone. Tutte queste aberrazioni nella storia delle civiltà, impediscono lo spegnimento del megaincendio mondiale e portano al rimorso prometeico-in cui il titano filantropo portatore del fuoco della mitologia greca, giunge alla conclusione che sarebbe stato meglio non aver mai consegnato il fuoco al popolo. Ma non sarà certo questo rimorso prometeico, nè il suo pragmatismo ecologico a guidare il corso degli eventi, scrive Sloterdijk.

Hai voglia di attaccare etichette di “sostenibilità” che non sono altro che un pio autoinganno, tipo il piantare alberi, gesto di simpatica forza simbolica. Ci si anestetizza con l’illusione di fare qualcosa per i processi rigenerativi, abbassando il riscaldamento domestico, isolando gli edifici e viaggiando con auto elettriche; è evidente però che non un solo ettaro della foresta o della brughiera sotterranea che va in fiamme sotto forma di carbone, petrolio o gas sarà mai ripiantato.

Tutta la colpa è del lapsus fatale del diritto internazionale mondiale, che ha concesso la proprietà delle cosiddette “ricchezze minerarie”, ai governi territoriali che per caso vi stavano seduti sopra, invece di dichiararle da subito patrimonio mondiale delle risorse minerarie dell’umanità, in una lontana analogia con gli oggetti che costituiscono il “patrimonio culturale mondiale” dell’umanità, definito dall’UNESCO.

“Guardando al futuro dei sistemi microenergetici senza fuoco, si può azzardare un’ipotesi: la storia dell’energetica intelligente, in particolare nella microtecnologia, è appena agli albori […] Il modus operandi dominante è ancora radicalmente estrattivo; non mostra quasi traccia di sensibilità per le risorse rinnovabili.” Anzi si affacciano all’orizzonte ulteriori pericolosi progetti di de-democratizzazione della tecnologia su larga scala, che vanno ben oltre la pirotecnica ordinaria. Sloterdijk fa gli esempi della fusione nucleare “pulita”, delle iniezioni di CO2 nel sottosuolo, dei sogni vulcanotenici a occhi aperti.

Fire-fighters di tutto il mondo, fermate gli incendi!”

 

Gilberto Pierazzuoli, Dalla parte di Epimeteo, perUnaltracittà, 2023, Firenze-p.286, euro 13.

Peter Sloterdijk, Devi cambiare la tua vita, Raffaello Cortina, 2010, Milano-p.565, euro 36.

Peter Sloterdijk, Il rimorso di Prometeo dal dono del fuoco al grande incendio del pianeta, Marsilio, Venezia, 2024-p.95, euro 15.

 

 

 

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Gian Luca Garetti

Gian Luca Garetti, è nato a Firenze, medico di medicina generale e psicoterapeuta, vive a Strada in Chianti. Si è occupato di salute mentale a livello istituzionale, ora promuove corsi di educazione interiore ispirati alla meditazione. Si occupa attivamente di ambiente, è membro di Medicina Democratica e di ISDE (International Society of Doctors for the Environment).

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