Dual Use

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L’ apprendimento dell’arte di abbattere le persone avviene sempre tenendo a mente lo scopo di non dover abbattere le persone.” Non è il generale Vannacci che parla, ma Seki Seiesestu (1877-1945) maestro zen ‘pienamente illuminato’ della scuola Rinzai e cappellano militare. Lo scrive Brian Victoria nel libro Lo Zen alla guerra, che affronta il tema del sostegno del buddhismo zen al militarismo giapponese, nell’ultima (speriamo!) guerra mondiale. Quelle meditazioni zen, furono un esempio ante litteram di tecnologie dual use, come lo è oggi la mindfulness per addestrare i marines: “Il termine si usa per indicare le tecnologie con duplice utilizzo, secondo una doppia accezione: perché sono destinate sia all’uso militare sia a quello civile e perché quelle civili possono essere impiegate per fini positivi ma anche malevoli, persino da Paesi ostili oltre che da comuni malviventi ” scrive Nicoletta Prandi, nell’interessante libro: Finché chip non ci separi, sottotitolo: ‘Dall’intelligenza artificiale a quella aumentata’.

Si sta parlando di tecnologie per innalzare le prestazioni dei militari, migliorando i tempi di reazione, l’attenzione, gli stati mentali, il multitasking, il recupero dal Disturbo da stress post-traumatico (PTSD), e per depotenziare cognitivamente gli eserciti nemici. Come nel caso della “Sindrome dell’Avana”, che colpirebbe i funzionari americani presso le ambasciate di Cuba, Germania e Austria, con sintomi quali stanchezza immotivata, ansia, cefalee: guerra cognitiva, anomalie della salute o paranoia?

Abbiamo davvero bisogno di riempirci di dispositivi, che rilevino in tempo reale elettroencefalogramma (EEG), elettromiografia ( EMG), elettrooculografia (EOG), elettrodermografia (EDA), rilevatori flusso sanguigno nel polso (BVP)? Raccogliere questi dati è indispensabile per i dispositivi di Intelligenza Aumentata (AI), per leggere i nostri pensieri, per svolgere azioni con il pensiero, per usare tastiere virtuali guidate dal pensiero, in generale per l’aumento cognitivo. Fino ad ora si è usato il nostro cervello per sviluppare nuove tecnologie, ora stiamo invertendo il processo, usiamo le tecnologie per cambiare il nostro cervello. Abbiamo bisogno dell’Intelligenza Aumentata, di essere ‘aumentati’, di diventare dei Superuomini, per diventare più umani? Per meditare meglio? Sicuramente tutto ciò è funzionale al neuromarketing, cui abbiamo già regalato tutti i nostri dati coi social, con i like, con le faccine. Ora quella profilazione non basta più: l’obiettivo diventa rimodellare in tempo reale i nostri desideri senza che ce ne rendiamo conto. Tutte le tecnologie possono essere buone (per le applicazioni in medicina, per esempio) o cattive, a seconda delle intenzioni di chi le progetta e le usa – per questo è importante la tutela dei neurodiritti – molte si prestano ad un dual use, specialmente oggi in tempo di guerra. Il 24 gennaio 2024, la Commissione Europea ha pubblicato un White Paper proprio dedicato alle applicazioni dual use, per assicurare nuovi canali di finanziamento alla ricerca militare.

Sono già acquistabili online dispositivi indossabili e di facile impiego, applicazioni per la stimolazione cerebrale fai-da-te a domicilio, per tenere a bada il burnout, per aumentare la concentrazione, per potenziare la meditazione e renderla fruibile a tutti, afferma la pubblicità dei vari prodotti.  Assai diverso è il rapporto rischio/beneficio di questi dispositivi, se si hanno o no disturbi psichiatrici.

 -AttentivU è un occhiale intelligente in grado di rilevare quando l’utente è distratto. Molto funzionale come dispositivo di controllo in ambiti lavorativi, scuole etc. Leggendo i segnali EOG (movimenti dei muscoli oculari), EEG (attività elettrica del cervello), percependo il vibrare di una sciarpa ci si accorge quando cala l’attenzione, inducendo al ripristino dell’attenzione.

Emotiv Inc.: cuffie, auricolari, per il monitoraggio intelligente delle onde cerebrali. Dà informazioni immediate sulla propria attività cerebrale mentre si lavora, si ascolta la musica, si medita e mentre siamo impegnati in altre attività.

Flowtime Biosensing: fascia per meditazione, per l’allenamento a casa, ultraleggera, basata sul biofeedback, costa 208 euro e promette di ripristinare le onde gamma in tempo reale, visualizzando: onde cerebrali, frequenza cardiaca, respirazione, HRV cioè la  variabilità della frequenza cardiaca. La fascia Flowtime, viene venduta come aiuto per la meditazione, perché fa percepire in diretta come il cervello e il corpo stanno reagendo mentre si medita. Sappiamo tutti che la meditazione fa bene sia fisicamente che psicologicamente, e allora grazie a questi dati precisi possiamo affidarci ai benefici della meditazione, dice la pubblicità del prodotto.

CogniFit è un’applicazione per stimolare le abilità cognitive attraverso un gaming quotidiano personalizzato. Un sistema di Intelligenza Artificiale (IA), tramite algoritmi, effettua uno screening dello stato cognitivo in tempo reale, suggerendo giochi e test, per ripristinare il corretto funzionamento del potenziale cerebrale. Può essere usato per evitare le distrazioni, per ripristinare un buon controllo inibitorio degli impulsi quando si sta per perdere la calma.

Neudio combina neuroscienze con il potere di trasformazione della musica. ‘ Lascia che la mente sia la tua musica’, dice la pubblicità del prodotto. Neudio fornisce una modulazione mirata delle onde cerebrali. Neudio ti consente di prendere il controllo della tua mente, e tramite l’uso dell’ Intelligenza Artificiale, fornisce un’esperienza di ascolto personalizzata, dice la pubblicità del dispositivo.

L’Intelligenza Aumentata consiste nell’aggiungere un di più: una macchina per potenziare il nostro cervello, per aumentare la propria esperienza umana di base. Per rivoluzionare la condizione umana, per evolvere consapevolmente e controllare il proprio destino, sono indispensabili la scienza e la tecnica, dicono i transumanisti.

Brian Victoria, Lo zen alla guerra, Sensibili alle foglie, 2001, Dogliani (CN), pg.359, euro 16

Nicoletta Prandi, Finché chip non ci separi, BDS, 2024, Sanremo (Im), pg.130, euro 16

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Gian Luca Garetti

Gian Luca Garetti, è nato a Firenze, medico di medicina generale e psicoterapeuta, vive a Strada in Chianti. Si è occupato di salute mentale a livello istituzionale, ora promuove corsi di educazione interiore ispirati alla meditazione. Si occupa attivamente di ambiente, è membro di Medicina Democratica e di ISDE (International Society of Doctors for the Environment).

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