Piombino, se le emissioni sono troppe alziamo i limiti

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Da un anno circa nel porto di Piombino è stato imposto un impianto di rigassificazione a ciclo aperto, che ha lavorato meno del previsto, ma ha inquinato più del previsto. Le lotte della popolazione, il ricorso del Comune di Piombino e altri non sono riusciti a fermare la volontà del Governo Draghi e del commissario Presidente regionale Eugenio Giani.

Però abbiamo ottenuto 129 prescrizioni dagli Enti preposti, aumentate in corso di causa. E nell’AIA (autorizzazione integrata ambientale) ci sono vari limiti, tra cui quelli all’emissione del metano e della formaldeide. Molto inferiori a quelli nazionali in quanto tengono conto del contesto complessivo di inquinamento della città e del porto di Piombino.

Accade che a luglio 2024 il Ministero dell’Ambiente pubblica e notifica agli Enti un provvedimento. Snam chiede una revisione dell’Aia perché già da novembre 2023 ha sforato anche di tre volte i limiti fissati nell’Aia per emissioni di metano e formaldeide.

Cosucce che provocano il cancro.

Ebbene, le prescrizioni di ogni tipo esistono, ma il commissario Presidente ne nega a chiunque i report, quindi non si sa quante prescrizioni abbia sforato Snam in questi mesi. Di certo questa, di cui abbiamo avuto contezza solo perché Snam ha chiesto la revisione dell’Aia.

Le conclusioni quali sono? Intanto che in Italia, o almeno in Toscana, vige un regime.di trasparenza da Talebani. Poi che i Piombinesi da molti mesi respirino veleni molto superiori al consentito – cosa che.il commissario Presidente conosceva benissimo, senza fare niente – pare andar bene.

L’attività in altri Paesi europei sarebbe stata bloccata all’istante, in Italia si chiede invece di alzare i valori, in modo da tornare nella norma.

E noi ? Noi alziamo le nostre voci, perché siamo persone pacifiche e mai e poi mai alzeremo le mani. Ma fino a quando durerà la pazienza delle persone?

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Maria Cristina Biagini

Maria Cristina Biagini, di Piombino, pensionata del Comune di Piombino, dove per oltre 30 anni è stata la Responsabile Servizio Personale. Attivista del gruppo "Gazebo 8 giugno contro il rigassificatore", gruppo di cittadini piombinesi che si è reso conto per primo del disastro che stava arrivando con la decretazione d'urgenza. Coorganizzatrice l'8 giugno della prima manifestazione contro il rigassificatore.

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