Traduzione di un’intervista a Michalis Lianos apparsa in lundimatin#170, 19 dicembre 2018
In questo millennio quasi tutte le rivolte, le occupazione delle piazze, i cortei hanno avuto episodicamente una forte intensità per poi sgonfiarsi e liquefarsi senza lasciare tracce importanti. Tanti di questi eventi avevano una caratteristica particolare, il fatto di essere inattesi, non organizzati, spontanei e non ascrivibili a categorie politiche consolidate. A parte le rivolte antirazziali americane che continuano a covare sotto le cenere per scaricarsi e incendiare molte città degli Stati Uniti e dove il lavoro dei Black Live Matter è riconoscibile tanto da dare continuità a quegli stessi episodi, in Europa le mobilitazioni di massa sono invece ad opera di un soggettività sconosciuta, sino a quando la stessa non si fa manifesta. Così è o è stato per il movimento Viola e attualmente per i Novax. In Francia le cose sono sempre state diverse perché è risaputo – come infatti dice Paolo Conte – che “i francesi si incazzano” e lo fanno per delle ragioni perfettamente riconoscibili e ascrivibili a categorie come quella della lotta di classe che hanno dominato le manifestazioni di dissenso nel secolo scorso. Così le manifestazioni e gli scioperi in opposizione alla Loi Travail del 2016, ma non però per la rivolta dei gilets jaunes a cavallo tra il 2018 e il 2019. Di questo fenomeno ha cercato di dare una spiegazione il sociologo Michalis Lianos la cui intervista è comparsa su lundimatin#170, del dicembre del 2018.
Di questi stessi eventi ce ne siamo occupati anche noi del laboratorio perUnaltracittà, pubblicando alcuni pezzi qui, qui , qui e qui. Nonché in un pezzo che prendeva le mosse a partire proprio da questo articolo. Ecco allora la traduzione dell’intervista a Lianos che potete scaricare qui sotto. Segnaliamo inoltre questi due belli articoli apparsi su “qui e ora”, peraltro citati nel pezzo di cui parlavamo sopra: “Meme senza fine” e “Meme con la forza” di Paul Torino e Adrian Wohlleben.
Scarica il pdf “Una politica esperienziale”
Traduzione di Gilberto Pierazzuoli
Intervista apparsa in lundimatin#170, 19 dicembre 2018

Redazione

Ultimi post di Redazione (vedi tutti)
- Presidio davanti a The Social Hub: Firenze non è Gardaland - 2 Febbraio 2025
- Un anno dalla strage di via Mariti - 2 Febbraio 2025
- Perché contestare un convegno sull’antisemitismo - 1 Febbraio 2025