Rigassificatore di Piombino. Le promesse da marinaio di Giani

Il 25 ottobre 2022 il commissario straordinario per i rigassificatori in Toscana, Eugenio Giani, firmò una autorizzazione per impiantare nel piccolo porto di Piombino una nave rigassificatrice di quasi 300 metri. L’atto fu pubblicato sul Burt (Bollettino Ufficiale della Regione Toscana) del 27 ottobre.

Esso comprende i pareri di molti Enti, dalla Capitaneria all’Istituto Superiore di Sanità alla Sovrintendenza, in genere favorevoli, ma con moltissime prescrizioni; 129 per la precisione, alcune anche banali, molte importanti e tali da far dubitare della fattibilità del progetto.

Giani ribadisce che la nave non potrà rimanere nel porto più di 3 anni e 9 mesi, ma al 25 ottobre Snam non sa dove poterla collocare off shore e allora il Commissario che fa? Le accorda 45 giorni di tempo per presentare proposta e progetto di impianto off shore. I 45 giorni scadevano il 12 dicembre e tutti noi aspettavamo con ansia che Snam tirasse fuori dal cilindro questo improbabile progetto quando il 9 dicembre il Commissario torna a meravigliarci. Accorda a Snam ulteriori 100 giorni per dire dove e come collocherebbe off shore la Golar Tundra.

Di tutto si può accusare Giani in questa vicenda tranne che di incoerenza. Giani è stato fin dall’inizio coerentemente di parte, la parte di Snam, e coerentemente contro il territorio e i cittadini di Piombino. Nominato per condurre in modo imparziale un procedimento, si è distinto per avere negato l’innegabile, promesso l’impossibile, affermato il fantasioso, detto e negato le stesse cose nel giro di pochi giorni.

Disse che avrebbe voluto non una, ma due VIA (valutazione di impatto ambientale), e la VIA non c’è stata. Disse che la Golar sarebbe stata in porto prima 2, poi 3 anni, poi 3 anni e 9 mesi, e che il 12 dicembre si sarebbe conosciuta la destinazione definitiva, e il 9 invece annuncia una proroga di 100 giorni, promettendo che forse andrà fuori della Toscana.

Ha firmato un libro di speranze e promesse che non sono di sua competenza, asserendo di avere raggiunto un ottimo risultato per il nostro territorio. Come se qualcuno promettesse che domani potrete andare tutti gratis a mangiare al ristorante! Promette, senza pudore, senza rispetto, senza paura, e non mantiene.

La Golar, se entrerà nel nostro porto, là rimarrà. L’impianto è troppo costoso per essere ammortizzato in tre anni, il luogo dove collocarla è improbabile e la nave, attualmente, non può essere collocata off shore per come è costruita. Non è idonea, va modificata, così come andrebbe modificato il nostro porto per accoglierla; lo dice la Capitaneria.

E dunque di questo Commissario che, purtroppo per noi, è anche il Presidente della Regione Toscana, come possiamo fidarci? Non possiamo. Speriamo solo che la sua ultima sortita, che contraddice quanto scritto nell’autorizzazione del 25 ottobre, possa essere utile ai legali del Comune di Piombino che hanno fatto ricorso al Tar Lazio contro l’autorizzazione.

L’udienza per discutere dell’istanza di sospensiva è fissata per il 21 dicembre.

Intanto i Comitati Salute Pubblica, La Piazza, Liberi Insieme e il Gazebo 8 Giugno organizzano una manifestazione contro il rigassificatore

sabato 17 dicembre 2022. Ritrovo ore 16.30 al Rivellino, lato corso Vittorio Emanuele, corteo fino in piazza Bovio di fronte a Palazzo Appiani, flash mob e interventi.