Da Marsiglia, Genova fino a Salerno fermiamo la nave del genocidio!

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Nella notte tra domenica e lunedì la nave Contship Era della compagnia israeliana ZIM, partita da Marsiglia e diretta in Israele, sarebbe dovuto attraccare a Salerno. Grazie ai portuali di Fos Sur Mer, che sono riusciti a evitare il carico di nastri per mitragliatrici destinati al genocidio del popolo palestinese, la nave a Genova è arrivata senza i container previsti, confermato dai portuali genovesi in lotta, e attualmente è in direzione Reggio Calabria.

Nonostante il cambio di direzione della nave, che inizialmente era previsto per il porto di Salerno, non possiamo restare fermi! Sono mesi che i cittadini da Napoli, Salerno fino al resto del paese scendono nelle piazze per dire al governo basta con la complicità del nostro paese con il genocidio e con l’occupazione sionista della Palestina. E non possiamo accettare che i nostri porti siano un tramite che alimenti il genocidio: non vogliamo essere complici, non in nostro nome!

Per questo ci vediamo domenica 8 giugno alle ore 20 al Porto di Salerno per assicurarci che nessun carico di morte passi inosservato. Questo è il momento per agire e per manifestare il nostro sdegno nei confronti di chi collabora con l’entità sionista.

Non possiamo accettare che l’Europa continui a rendersi complice non solo col sostegno politico e diplomatico al progetto sionista, ma materialmente finanziando ed armando direttamente l’esercito israeliano. Non possiamo accettare che il nostro paese continui ad avere un ruolo in questo: sui nostri territori operano fabbriche di armamenti e morte come la Leonardo e aziende di logistica come la ZIM e la Maersk al diretto servizio dell’occupazione, e non è certo la prima volta che i nostri governi – non solo il governo Meloni, e da ben prima del 7 ottobre – permettono il transito e il carico nei nostri porti a navi piene di armamenti indirizzate direttamente ad Israele.

Ci aspettiamo, dalle istituzioni locali e dalla Regione Campania, il cui presidente De Luca si dice sensibile e attento al tema, una presa di posizione netta contro il traffico di armi nel porto di Salerno e la rottura di ogni legame con lo Stato d’Israele. Chiediamo a gran voce che l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale sospenda il traffico di armi diretti verso Israele.

Facciamo appello anche alla società civile, ai sindacati portuali, ai movimenti e alle organizzazioni sociali per una mobilitazione determinata: Salerno non può essere un ponte verso la guerra.

Fermiamo la complicità italiana con il genocidio!

Blocchiamo la logistica di guerra, contro ogni ingiustizia e repressione!

Ci vediamo lì. Nessun armamento deve passare.

Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali Genova

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Redazione

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