Introduzione
Nel trentennale dalla morte di Félix Guattari abbiamo deciso di dedicargli uno speciale che ne dimostri la fecondità della ricerca e della visione, sia dal punto di vista della ricerca filosofica sia dal punto di vista politico. È infatti difficile distinguere all’interno della sua vita la militanza dalla sua opera teorica. I suoi incontri proficui con Gilles Deleuze, ma anche con gli esuli in Francia della stagione delle lotte italiani da Antonio Negri con il quale ha scritto: “Le verità nomadi. Per nuovi spazi di libertà”, trad. Gioacchino Lavanco, Pellicani, Roma 1989, a Franco Bifo Berardi. Ma anche con le lotte dei popoli cileni e brasiliani. Fondamentale il testo scritto con Suely Rolnik “Micropolitiques” non ancora tradotto nella nostra lingua di cui ci parla Roberto Ciccarelli nel suo intervento.
Abbiamo così messo insieme: la traduzione di Gilberto Pierazzuoli inedita in italiano del suo ultimo saggio. Quella di due sue interviste realizzate da Emmanuel Videcoq e Jean-Yves Sparel, una per la rivista Terminal e la seconda su Chimères entrambe tradotte da Ubaldo Fadini che gentilmente ce le ha fornite e che erano state pubblicato nel numero (esaurito) 36, 2010 di Millepiani. Sempre di Fadini pubblichiamo un testo fondamentale per comprendere che cosa è l’ecosofia per Guattari e che era stato pubblicato nel volume sempre di Fadini “Divenire Corpo” per ombre corte, anch’esso esaurito. Abbiamo poi il contributo originale di Claudio Kulesko uno dei filosofi e scrittori più interessanti della nuova generazione che fa lavorare il testo di Guattari in un confronto con Nick Land a partire da Hermann Hesse. Di Roberto Ciccarelli abbiamo un suo articolo che ci ha gentilmente concesso di pubblicare “Félix Guattari: la rivoluzione in tempi non rivoluzionari” al quale abbiamo accennato sopra e che ci sembra essere la lettura più proficua dal punto di vista politico del “fenomeno” Guattari.
Con il gentile permesso delle case editrici abbiamo poi una serie di brani. Da “Caosmosi” (Mimesis) “Sulla produzione della soggettività”. L’introduzione all’edizione italiana di “Le tre ecologie” (Sonda). Segue “Concatenamenti di enunciazione, trasformazione e campi pragmatici” tratto da “L’inconscio macchinico” (Orthotes). E per finire la trascrizione rivista e adattata dell’intervento di Marco Checchi “Come regolare i paraocchi: la trasversalità oltre Guattari” durante un retreat dedicato a Guattari tenuto a Testalepre nel 2017 e pubblicato in un libretto autoprodotto a cura di Andrea Ghelfi, l’organizzatore dell’evento e forse lo studioso di riferimento per quanto riguarda l’ecologia politica. Avremmo voluto inserire un brano tratto da “UIQ” la sceneggiatura per un film di fantascienza scritta da Guattari e ora tradotta in italiano e pubblicata da Luiss University Press alla quale abbiamo chiesto il permesso ma che non ci ha ancora risposto malgrado le nostre sollecitazioni.
Segue una recensione atipica di Caosmosi che è un gioco di chiose con il testo di Guattari, scritta da Gilberto Pierazzuoli che ha curato lo speciale. E, per finire, uno spezzone video di una lezione di Guattari a Vincennes con il testo “sbobinato” letto da Barbara Zattoni e montato da Gilberto Pierazzuoli. Un gioco di montaggio che ci piace pensare sarebbe piaciuto a Félix.