C’era una volta il parco fluviale dell’Arno

Lo scempio è fatto! Oramai i cantieri sono già al lavoro e il campeggio di Rovezzano è in costruzione…. a nulla è servito anche l’intervento di denuncia del nostro Comitato, quando già nel dicembre 2013 con un documento intitolato Il consumo di suolo c’è eccome scrivevamo che con il progetto del campeggio, “prosegue la dissennata distruzione degli ultimi lembi di quel paesaggio agrario storico che un tempo cingeva il centro urbano di Firenze.

Nei pressi del mulino di San Michele a Rovezzano, infatti, fino a poco tempo fa era ancora visibile una notevole testimonianza della ricchezza agricola che caratterizzava un tempo la magnifica corona rurale fiorentina, con le sue colture promiscue di orti, frutteti e oliveti. Un patrimonio rurale che negli ultimi anni è stato più volte eroso, dall’espansione edilizia, dalla viabilità asfaltata e da insediamenti sportivi, dove però rimanevano ancora degli ettari coltivati, residuali certo, ma per questo ancora più preziosi, che adesso vengono spazzati via dalla installazione di un grande campeggio gestito da una holding privata.

Nel piano regolatore del 1996, la fascia pianeggiante a destra dell’Arno, veniva destinata al sistema essenziale del verde e considerata paesaggio agricolo di raccordo con l’area urbana facente parte della bassa valle del torrente Mensola, a sua volta parte dell’articolato piano del parco dell’Arno e dei suoi affluenti. Un piano che non troverà mai realizzazione visto che se ne stanno a poco a poco distruggendo le varie parti, interrompendo così quella continuità prevista fra il parco storico delle colline e l’Arno. Questo ennesimo episodio smentisce ancora una volta i vanti sbandierati dal sindaco Renzi, che dichiara ai quattro venti che con la sua politica si sarebbe bloccato ogni consumo di nuovo suolo. In questo caso del suolo fertile viene sacrificato sull’altare degli interessi dominanti della monocultura turistica, in barba ad ogni salvaguardia del patrimonio rurale ancora esistente.

Il Regolamento Urbanistico (RU) approvato poi il 02/04/2015 con il sindaco Nardella, fedele prosecutore della politica renziana, ha puntualmente ratificato il progetto della mega installazione turistica, nel segno della preminenza assoluta degli interessi privati su quelli generali, cambiando la destinazione di queste area (vedi scheda norma AT 03.02 Campeggio Rovezzano) e compromettendo così “un’area preziosa dal punto di vista paesaggistico e ambientale ma anche particolarmente delicata sotto l’aspetto del rischio idrogeologico”, come abbiamo rilevato nelle nostre osservazioni al RU del 2014.

Infine il Consiglio Comunale del 21/11/2016 approva a grande maggioranza (21 favorevoli con 6 contrari) lo schema di convenzione per la compensazione degli impatti generati dall’incremento/modifica del carico urbanistico che dà il via alla costruzione di una vera e propria cittadella del turismo costituita da “mega campeggio da 7 ettari con 450 piazzole per tende, camper e roulotte, due piscine, ristorante con terrazza da 1.600 metri quadrati, campo da calcetto e pallavolo, un parcheggio auto da 200 posti, supermercato…” (La Repubblica del 18/3/2016).

Dunque un’operazione di trasformazione urbanistica estremamente pesante nella sua dimensione e   concentrazione di funzioni, che riduce, in questo importante tratto, il parco fluviale dell’Arno (una delle idee più qualificanti e innovative del Piano Regolatore Vittorini) alla mera pista ciclabile; affliggendo nel contempo un ulteriore danno irreparabile al paesaggio rurale fiorentino in quelle che erano le sue piantagioni tradizionali, in nome di una modernità che fa tabula rasa del passato, della storia e della bellezza che essa ci ha consegnato.

*Comitato San Salvi chi può