C’è un grande interesse accademico, scientifico, mediatico, religioso, terapeutico e commerciale per le sostanze psichedeliche (che rivelano la mente). Dopo anni più di trenta anni di oscuramento e di criminalizzazione, a partire dai primi anni del 2000, stanno proliferando startup psichedeliche e società che vengono valutate oltre un miliardo di dollari: si sta assistendo ad un vero e proprio ‘rinascimento psichedelico’. Tanto che qualcuno respirando questo entusiasmo, potrebbe essere tentato di intraprendere un viaggio ricreativo con queste sostanze, che sono tutte proibite dalla legge.
Il problema è che alcuni non sono mai più tornati indietro: i rischi sono reali, ed ancora non del tutto noti, mentre i benefici sono ancora vaghi. Sull’argomento abbondano i pregiudizi, l’ignoranza, la disinformazione e la confusione: “ I dati preliminari della ricerca clinica suggeriscono che le sostanze psichedeliche possono svolgere un ruolo importante nel trattamento di una certa varietà di condizioni di salute mentale, ciò nonostante nessuna di queste sostanze è stata ancora approvata dalla Food and Drug Administration ad eccezione di una marca brevettata di ketamina [così è pure in Italia per l’esketamina] per pazienti con casi di depressione resistenti al trattamento e che stavano già assumendo un antidepressivo” scrive Rick Strassman, medico-psichiatra statunitense della University of New Mexico, nel libro Manuale di psichedelia, che aggiunge: “Non si tratta di schierarsi a favore o contro queste sostanze, quanto di conoscerle, di comprenderle e proseguire con onestà intellettuale e autentico spirito di ricerca l’indagine “ su cosa fanno gli psichedelici, su come lo fanno, e sui loro potenziali effetti positivi e negativi.” Il sottotitolo del libro è: “Una guida pratica per Psilocibina, LSD, Ketamina, MDMA e Ayahuasca”, ma in realtà sono prese in considerazione, anche la mescalina, la salvinorina, il veleno del rospo che vive tra il fiume Colorado ed il deserto di Sonora e l’ibogaina. Secondo Ugo Leonzio, versatile scrittore e studioso, le droghe psichedeliche sono ‘feconde’, mentre ‘sterili’ tutte le altre. Il mio interesse per le sostanze psichedeliche, scrive Strassman, è iniziato da quando ho trovato dei collegamenti fra le descrizioni di certi stati alterati di coscienza indotti dagli psichedelici, con la meditazione (Strassman pratica la meditazione buddista) con le esperienze pre-morte (NDE), con esperienze spirituali, con le psicosi, coi sogni, somiglianze che possono far ipotizzare come comune denominatore biologico: il blocco/attenuazione/modulazione del DMN (Default Mode Network), che rappresenta una vasta area di strutture cerebrali, che si attivano quando siamo in stato di riposo, che sono implicate in attività cognitive fondamentali come pensiero, memoria, ragionamento, comprensione.
Il brutto viaggio
“Nessuna sostanza potente come gli psichedelici è soltanto “ buona”, quindi mi sembra doveroso prenderne in esame anche gli effetti avversi”, scrive Strassman, che dedica il terzo capitolo di questo libro, ai potenziali benefici ed ai potenziali effetti avversi, che “raramente ricevono l’attenzione che ricevono gli effetti benefici” e che sono tutt’altro che infrequenti, dato che momenti di difficoltà sono comuni alla maggior parte delle esperienze psichedeliche. Fra questi ci sono gli incontri con degli esseri che possono esseri tranquilli, ma che possono diventare brutti o aggressivi: “ Dovremmo essere cauti nell’interagire con entità che possiedono caratteristiche minacciose come pungiglioni e zanne.” Un altro effetto, che si verifica “nel 77% delle persone che hanno avuto almeno una esperienza con le sostanze psichedeliche” sono i flashback, cioè il ripresentarsi nel tempo di alcuni aspetti dell’esperienza psichedelica. Sono citati anche i lati oscuri degli psichedelici: abusi sessuali e non solo, da parte di operatori senza scrupoli che organizzano viaggi psichedelici; l’uso di ketamina come droga dello stupro; l’uso da parte di gruppi neonazisti per rafforzare le proprie convinzioni, come Charles Manson che somministrava LSD ai suoi seguaci per consolidare il loro status di serial killer.
Di Strassman, è uscito in Italia nel 2019, anche il libro DMT- La molecola dello spirito. Nel libro, che è del 2001, si racconta della sua pionieristica ricerca degli anni ’90, la prima che fu finanziata dalla FDA (Food and Drug Administration), e che segnò la rinascita della ricerca clinica americana sulle sostanze psichedeliche. Si trattava di un progetto quinquennale di ricerca sulla DMT presso l’Università del New Mexico. La dimetiltriptamina, DMT, è importante per almeno due motivi: perchè è sintetizzata nel cervello dei mammiferi e quindi anche dell’uomo, tanto che c’è l’ipotesi che la nostra vita sia un’allucinazione da DMT e che i livelli di DMT endogena contribuiscano alla formazione degli elementi visivi dello stato di pre-morte. Il secondo motivo è che la DMT, è parte dell’ ayahuasca, l’infuso latino-americano sempre più popolare nel mondo, da cui ‘il turismo dell’ayahuasca’ in America Latina ma non solo, la formazione di chiese legali che lo utilizzano in occidente, di centri di ’benessere’ illegali’, etc.
Rick Strassman, Manuale di Psichedelia, Spazio Interiore, 2023, Città di Castello (PG)-p. 211, euro 18
Rick Strassman, DMT-La molecola dello spirito, Spazio Interiore, 2019, Città di Castello (PG)-p.415, euro 18
Gian Luca Garetti
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